Ancora si teme per il rialzo dei contagi, Omicron BA-4-6 corre molto veloce, probabile nuova ondata in inverno.
Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene all’Università Statale di Milano, dichiara all’Adnkronos di temere la nuova variante. “temo in particolare Omicron BA.4.6 che corre molto negli Usa” ha dichiarato. E’ più che certo secondo lui che dobbiamo aspettarci una nuova ondata di covid, il tutto non appena le temperature metereologiche si abbasseranno e faciliteranno i contagi.
Omicron BA.4.6 è una delle sottovarianti a cui l’Agenzia europea del farmaco Ema sta facendo particolare attenzione, insieme a Omicron BA.2.75 o ‘Centaurus’. Pregliasco continua dicendo che ciò che ha dichiarato l’Ema “è in linea con ciò che ho sempre detto, con il mio ‘refrain’ delle onde simili a quelle provocate da un sasso gettato in uno stagno“
Le varianti e le considerazioni
Oggi la scena è dominata da Omicron 4 e 5 che sono più contagiose e hanno la particolarità di invadere l’immunità. Al momento queste varianti però non risultano più così preoccupanti ma in futuro è bene aspettarsi che “il virus continuerà a selezionare nuovi mutanti per proseguire nel suo sporco lavoro”.
Spiega ancora il virologo, che “questo virus deve evolvere attraverso errori di replicazione che gli permettono di provare variazioni sul tema“. Questo riferito alla trasmissibilità e dunque alla possibilità di sopravvivere. “E’ questa la peculiarità che ha reso così importante e persistente questa pandemia”.
Nelle sue dichiarazioni fa anche riferimento al presidente americano Joe Biden, che ha detto che la pandemia è finita. Secondo Pregliasco si tratta di un discorso più politico che scientifico, sottolineando che la fase emergenziale è conclusa, ma ne rimangono comunque delle problematiche.
Ad esempio l’impatto della malattia sul servizio sanitario nazionale, proprio per questo si continua a monitorare l’andamento del virus. “Rispetto alla fine della pandemia siamo all’ultimo miglio, quello al quale si arriva sfiancati, stanchi e in difficoltà“, conclude.